Cavitazione estetica per la cellulite, trattamento con onde ultrasoniche

Uno dei trattamenti anticellulite più diffuso negli ultimi tempi è la cavitazione estetica o cavitazione ultrasonica. Rappresenta una valida alternativa alle creme anticellulite anche se la spesa è indubbiamente più rilevante rispetto alle varie lozioni acquistabili in farmacia.

Per combattere la cellulite in questo caso si utilizzano onde ad ultrasuoni (alla frequenza di 34 Khz circa ) non udibili dall'orecchio umano che vengono generate da uno speciale apparecchio.

Sulla paziente viene fatto passare un manipolo sopra la zona adiposa che presenta cellulite o grasso localizzato. Si può trattare quindi di cosce, glutei, braccia, gambe, polpacci, addome.

Quando il naipolo è in posizione genera ultrasuoni da due emettitori orientali con angolazioni diverse in modo che le loro onnde d'urlo si incontrino alle profondità volute, dentro l'adipe. Qui appunto per l'effetto cavitazionale (formazione di zone di vapore all'interno di un fluido che poi implodono) fanno implodere le cellule adipose, il cui contenuto liquido viene poi riassorbito dall' organismo ed espulso tramite l'utilizzo de reni grazie anche ad un massaggio linfodrenante.

In questo modo l'adiposità e la cellulite localizzata diminuisce. Le sedute durano da 20 a 40 minuti ed un ciclo completo ne prevede da 7 a 10, una alla settimana.

Il prezzo di un trattamento di cavitazione estetica è di circa 100 euro e già dopo 3-4 sedute sono visibili i primi risultati.

Il principio della cavitazione estetica è questa, nei centri di medicina estetica i trattamenti proposti hanno vari nomi.

Controindicazioni ed effetti indesiderati della cavitazione per la cellulite:
le onde ad ultrasuoni generate dal macchinario servono per sviluppare energia termica, calore quindi, che può provocare delle scottature superficiali sulla pelle. Altro rischio, questa volta più serio è rappresentato dalla possibile formazione di seroma , che si verifica quando il corpo produce liquido in eccesso per cercare di rimpiazzare quello perso con il processo di eliminazione del grasso. Questo liquido deve essere eliminato continuamente con una siringa fino a che la cavità non sia completamente chiusa e qualche volta si deve intervenire chirurgicamente.